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Date di esistenza: sec. XIII -
Intestazioni:
Comune di Sospirolo, Sospirolo (Belluno), sec. XIII -, SIUSA
Sospirolo si trova allo sbocco della stretta valle del torrente Mis in quella del Cordevole. Ritrovamenti dell'età del bronzo in Val Falcina testimoniano la presenza dell'uomo nel territorio già intorno al XIII secolo a.C. Numerosi sono i reperti archeologici di età romana, fra cui le tombe ad Oregne e una lapide presso la chiesetta di San Michele ai Pascoli. La toponomastica di molte località, d'altra parte, è chiaramente di origine latina e il nome Sospirolo sembra derivare da "sub speronem". Un abitato stabile va collocato intorno al Duecento, ma il territorio sospirolese rivestì fin dall'antichità un'importante ruolo per quanto riguarda la viabilità. Sia la Valle del Mis che la Valle del Cordevole erano, infatti, fondamentali vie di transito. Fu proprio per assistere i pellegrini e i viandanti che sorsero degli ospizi all'imbocco della Valle del Cordevole. Documentata è la presenza di tre ostelli, fondati nel corso dell'alto medioevo e gestiti da congregazioni religiose, ad Agre, a Candaten e a Vedana. La prima testimonianza scritta della presenza dell'ospizio di Vedana è una bolla di papa Adriano IV del 1155. Legate all'ospizio di Vedana sorsero altre costruzioni, in particolar modo a San Gottardo (qui vi era la sezione distaccata per l'accoglienza delle donne), di cui tuttora si conserva traccia. Nel 1456 l'ospizio di Vedana fu affidato dal Capitolo di Belluno ai monaci Certosini dell'ordine di San Brunone che lo trasformarono in una delle più famose certose d'Italia, incendiata nel 1695, soppressa nel 1769, rinata nel 1882. Agli occhi del visitatore, l'imponente complesso di edifici della certosa di Vedana conserva tuttora un fascino ed una bellezza indiscutibili. Alla certosa è fra l'altro legato il nome di Girolamo Segato, illustre esploratore, scienziato ed egittologo che a Vedana nacque nel 1792.
Al periodo tra alto e basso Medioevo si deve far risalire probabilmente anche la costruzione dei castelli di Costa, sul Colle di San Daniele, e di Misso, sul Colle di Santa Giuliana, che dovevano difendere la Val Belluna, territorio strategicamente molto importante. Documenti attestano già nel XII secolo la presenza di queste fortezze, che nel corso dei secoli sono state distrutte. La zona risultò strategica durante le guerre cinquecentesche tra la Repubblica di Venezia e l'Impero, con il canale del Mis che rappresentò una pericolosa direttrice d'accesso per le invasioni. Dal Medioevo all'Ottocento, il territorio sospirolese passò sotto diverse dominazioni, dai Da Camino, ai Carraresi, ai Visconti, ai Veneziani, agli Austriaci, per essere infine annesso all'Italia nel 1866. Un violento terremoto nel 1873 seminò rovine e terrore e gravi danni al paese furono causati anche dalla spaventosa piena del torrente Cordevole nel 1882. Pesanti furono le conseguenze della prima guerra mondiale; durante il secondo conflitto mondiale, nel dicembre 1944, Sospirolo, esponendosi ai rischi delle ritorsioni tedesche, ospitò la brigata partigiana Carlo Pisacane, facente parte della divisione Belluno.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Sospirolo (fondo)
Stato civile del Comune di Sospirolo (fondo)
Bibliografia:
Archivi nella Provincia di Belluno. Indagine conoscitiva per la ricerca storica. Archivi comunali a cura di G. MIGLIARDI 0RIORDAN e D. TESTA BENZONI, con la collaborazione di M. DE BONA e S. MISCELLANEO, Archivi delle IPAB a cura di S. MISCELLANEO, Belluno, Provincia di Belluno Editore, 2003, 177-178
Una storia, tante storie. La vita e la gente del Canal del Mis, a cura di P. Casanova, edito da Biblioteca civica e Pro loco Monti del sole di Sospirolo, Parco Nazionale Dolomiti bellunesi di Feltre, Sospirolo, 1999
La Certosa di Vedana. Storia, cultura e arte in un ambiente delle Prealpi bellunesi. Atti del Colloquio, Sospirolo (Belluno), 21 ottobre 1995 , a cura di L. S. Magoga e F. Marin, Firenze, Olschki, 1998
Redazione e revisione:
Pavan Laura, 2014/02/18, prima redazione
