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Comune di Podenzana

Sede: Podenzana (Massa-Carrara)
Date di esistenza: sec. XIII -

Intestazioni:
Comune di Podenzana, Podenzana (Massa-Carrara), sec. XIII -, SIUSA

Antico castello che fu feudo dei marchesi Malspina, ed in particolare a quelli di Aulla, in seguito alle divise del 1221 toccò al marchese Corrado I nella cui discendenza Podenzana si mantenne fino all'invasione francese. Non abbiamo notizie riguardanti la struttura amministrativa locale della comunità, ma si può ipotizzare che ricalcasse quella delle altre comunità di origine feudale della lunigiana. In esse figura principale era quella del Podestà che, sottoposto unicamente all'autorità del signore, aveva potere giurisdizionale in qualsiasi tipo di causa civile e penale presentatagli dai Consoli e Consiglieri. Il Podestà poteva in qualunque momento ritenesse necessario, eleggere come suo sostituto o coadiuvatore un vicario e avvalersi di un notaio per la redazione degli atti podestarili. Il Podestà si avvaleva di banditori, esattori di pegni e agenti di polizia e di custodia. Accanto al Podestà figuravano i Consoli, eletti in numero di due o tre a seconda della dimensione della comunità, duravano in carica per il massimo di un anno e deliberavano sulle imposizioni e sui dazi e sovrintendevano alla loro riscossione e giudicavano le cause per debiti fino a dieci soldi. Dovevano denunciare al Podestà risse e delitti e far rispettare gli statuti. I Consiglieri, in numero variabile a seconda del numero della popolazione della comunità potevano rimanere in carica per il massimo di un anno, avevano funzioni consultive e, assieme ai Consoli, di elezione e sindacato degli ufficiali minori. Figura importante era quella del Massario o Camerario che, eletto da Consoli e Consiglieri, durava in carica per il massimo di un anno. Suo compito era quello di ricevere le imposte e i dazi e annotare i pagamenti su di un apposito registro, ed alla fine del mandato era sottoposto al sindacato dei Consiglieri. Figure minori erano i Soprastanti del pane e del vino, che in numero di due dovevano controllare e garantire i pesi e stabilire i prezzi, i tre Saltari, che si occupavano dei danni dati alle terre e alle coltivazioni, e i tre Veditori dei termini, che vigilavano sul rispetto dei confini.
Dopo la restaurazione Podenzana venne assegnata al ducato di Modena. La comunità restaurata comprendeva le sezioni di Podenzana e di Monte di Valli e parte del territorio di Albiano, la cui comunità era stata istituita con motuproprio del granducato di Toscana del 24 febbraio 1777 con la riunione dei comuni di Albiano e Stadano, Caprigliola e Isola e Villa.
La comunità estense (1815-1860) comprendeva la frazione di Monte di Valli e parte del territorio di Albiano, che passò nel 1847 al ducato di Parma.
La legge 20 marzo 1865 n. 2248 sull'istituzione e la regolamentazione degli organi comunali segna la nascita del moderno comune di Podenzana. La sua superficie territoriale non comprendeva più Albiano, che divenne municipalità autonoma fino al 1870, quando venne aggregata al comune di Licciana Nardi.
Il capoluogo di comune è separato dalla frazione di Monte di Valli dai comuni di Tresana (Toscana) e Bolano (Liguria).

Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
preunitario
ente pubblico territoriale

Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Podenzana (fondo)
Stato civile del Comune di Podenzana (fondo)


Redazione e revisione:
Pagliai Ilaria, prima redazione


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