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Parrocchia di San Severo, Venezia

(Archivi storici della Chiesa di Venezia)

Sede: San Marco, VENEZIA
Date di esistenza: 0847 - 1808

Intestazioni:
Parrocchia di San Severo, Venezia, 847? - 1808

Secondo la tradizione la chiesa sarebbe stata fondata nell'820 dalla famiglia dogale dei Partecipazi. Divenuta ben presto parrocchiale ' secondo il Gallicciolli l'erezione a parrocchia risale all'847 - e ridotta sotto la giurisdizione del vescovo di Castello Orso Partecipazio, fu da questi annessa al neo-costituito monastero benedettino femminile di San Lorenzo martire. La giurisdizione delle monache sulla parrocchia di San Severo e il conseguente diritto di nomina del pievano esercitato dalla comunità monastica furono aspramente contestati dai parrocchiani soprattutto a partire dai decenni finali del XII secolo. Risale al 1185 una prima sentenza emessa da Marco Nicola, vescovo di Castello e Giovanni, pievano di San Bartolomeo, delegati apostolici nominati per dirimere la controversia, con la quale venivano confermati i diritti parrocchiali al monastero benedettino. Lo stesso riconoscimento ottenuto dai vicini della parrocchia nel 1198 relativo ai diritti di inventio e presentazione del parroco, fu ben presto disconosciuto dallo stesso vescovo Marco Nicola, allorché nel 1217, per mortificare un laicato ritenuto troppo invadente, riconfermava alle monache di San Lorenzo gli antichi diritti sulla chiesa parrocchiale. Le contese, dopo alcuni anni di quiescenza, ripresero vigore con la fine del XIII secolo, per intervento ora degli stessi preti della parrocchia, che ricusavano di dover continuare a prestare obbedienza alle monache benedettine. Pure quest'ultime rivendicazioni andarono tuttavia deluse: nel 1391, con sentenza definitiva emessa dal giudice delegato Marco Belazzini, pievano di San Tomà, la chiesa di San Severo fu dichiarata pienamente di giuspatronato del monastero benedettino di San Lorenzo e il capitolo parrocchiale dipendente dall'autorità della badessa. Riconfermata tale sentenza più volte nei secoli successivi, fu pure ratificata dalle autorità pubbliche, che con decreto del Senato degli inizi del Quattrocento, confermava e tutelava le prerogative della comunità monastica sulla parrocchia di San Severo. Nel maggio del 1429, infine, una bolla papale ribadiva nuovamente gli antichi privilegi goduti dal cenobio in materia di elezione e rimozione del pievano di San Severo. Soppressa la parrocchia con i decreti "eversivi" napoleonici emanati nel 1808, il suo territorio fu inglobato nel 1810 in quello della neo istituita parrocchia di Santi Zaccaria e Atanasio.

Parrocchia officiata da quattro cappellani dipendenti direttamente dal monastero benedettino di San Lorenzo martire, cui spettava pure il privilegio di eleggere il pievano. Risulta tuttavia da altre fonti che la cura delle anime della parrocchia fosse esercitata a turno dai quattro cappellani, uno per settimana.

La parrocchia era affiliata in antico alla cattedrale di San Pietro apostolo: gli obblighi legati al rapporto di filiazione imponevano al pievano e ai titolati della chiesa di San Severo, tra gli altri, di assistere il sabato santo alla benedizione del fonte battesimale nella chiesa matrice, ricevendone l'acqua benedetta per il battistero della propria parrocchia, oltre a cespiti di vario genere fissati dalla consuetudine.

Complessi archivistici prodotti:
Parrocchia di San Severo di Venezia (fondo)


Bibliografia:
F. CORNER, Notizie storiche delle chiese e dei monasteri di Venezia e di Torcello, Padova 1758 (rist. anastatica Bologna 1990), 38-41
G. TASSINI, Curiosità veneziane, Venezia 1915, 604-607
D. RANDO, Aspetti dell'organizzazione della cura d'anime a Venezia nel secoli XI-XII, in La Chiesa di Venezia nei secoli XI-XIII, a cura di F. Tonon, Venezia 1988 (Contributi alla storia della Chiesa di Venezia, 2), 63
F. CORNER, Ecclesiae Venetae antiquis documentis nunc etiam primus editis illustratae ac in decades distributae, Venetiis 1749, vol. XI, pp. 137 e segg.
G. CAPPELLETTI, Storia della Chiesa di Venezia dalla sua fondazione sino ai nostri giorni, Venezia 1851, vol. II, p. 408
G.B. GALLICCIOLLI, Delle memorie venete antiche, profane ed ecclesiastiche, Venezia 1795, vol. III, 9, 14, 16, 20-21, IV, 257
D. RANDO, Una Chiesa di frontiera. Le istituzioni ecclesiastiche veneziane nei secoli VI-XII, Bologna 1994, 236-238


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