Estremi cronologici: 1921 - 1984
Consistenza: Unità 1066: cartelle 470, rotoli 589, album 4, pacchi 2, reg. 1
Storia archivistica: I dati della presente scheda sono stati rilevati nell'ambito del progetto di censimento degli archivi degli architetti marchigiani, avviato il 25 marzo 2003 con un protocollo di intesa tra la Soprintendenza archivistica per le Marche e l'IDAU, l'Istituto Disegno Architettura Urbanistica, poi divenuto DARDUS, dell'Università Politecnica delle Marche. La funzionaria Lucia Megale è stata la responsabile scientifica del progetto per conto della Soprintendenza.
Il materiale è stato donato al Comune di Cingoli dalla famiglia dell'architetto dopo la sua morte, insieme agli arredi del suo studio romano e alla biblioteca annessa. Il tutto è stato musealizzato all'interno della Pinacoteca comunale Stefanucci, all'ultimo piano del palazzo che ospita anche la biblioteca. Il fondo è stato ordinato ed inventariato nel 2016.
Descrizione: Il fondo si compone di parti distinte: una prima sezione comprende le cartelle con i fascicoli relativi a pratiche avviate per lavori, eseguiti o meno, partecipazioni a concorsi d'architettura, collaborazioni a riviste specialistiche. I fascicoli recano numerazioni progressive originarie e sono collocati in cartelle poste su scaffalature lignee, il materiale è ordinato e organizzato cronologicamente. Legati ai lavori registrati nei fascicoli risultano anche una serie di album fotografici, che riportano, tra i vari elementi, anche la numerazione delle pratiche cui si riferiscono.
Un secondo nucleo comprende materiale vario di carattere personale e lavorativo, con carteggio, contatti per lavoro, foto e modelli per progetti.
L'ultima sezione comprende i rotoli con le tavole progettuali, per lo più lucidi originali, con segnature originarie, diverse da quelle dei fascicoli, nonostante la coincidenza di molti dei progetti presenti, ma che rimandano invece ad uno schedario cartaceo che reca i dati dei clienti e il riferimento al numero della tavola relativa.
Lo schedario è ancora ordinatamente collocato (in ordine alfabetico per committenti) all'interno di due cassettini della scaffalatura dello studio, i restanti dei quali sono occupati da una collezione di cartoline illustrate, conservate quale materiale di consultazione per i lavori e non di natura personale, dato che spesso non sono state spedite.
La stanza comprende materiali vari, riviste di architettura, manifesti e quadri appesi alle pareti, disegni di Bernardi, sia di carattere architettonico che caricaturistico, foto varie, coperte della rivista "Tito labieno" (disegnate da Bernardi) incorniciate, stemmi e volumi vari.
E' inoltre presente un contenitore a forma di rotolo recante l'indicazione "Casa Bernardi. Documenti soggiorno IX Reparto d'assalto. Inaugurazione lapide", contenente la copia dattiloscritta del discorso del sindaco di Cingoli tenuto il 26 settembre 1944 per l'inaugurazione della lapide posta in casa Bernardi in ricordo del battaglione che vi aveva soggiornato e aveva liberato Cingoli il 13 luglio del 1944, con sotto le firme del Sindaco, della Giunta e del Segretario comunale. Vi è anche un secondo foglio in ricordo di quella permanenza sottoscritto dalle firme dei soldati del battaglione.
I progetti sono stati riordinati sulla base delle località di riferimento, una serie "Varie" è stata individuata per tutti quelli il cui numero non era tale da rendere utile la creazione di una serie autonoma, come per le località dove l'architetto ha lavorato maggiormente.
La stanza comprende materiali vari, riviste di architettura, manifesti e quadri appesi alle pareti, disegni di Bernardi, sia di carattere architettonico che caricaturistico, foto varie, coperte della rivista "Tito labieno" (disegnate da Bernardi) incorniciate, stemmi e volumi vari.
E' inoltre presente un contenitore a forma di rotolo recante l'indicazione "Casa Bernardi. Documenti soggiorno IX Reparto d'assalto. Inaugurazione lapide", contenente la copia dattiloscritta del discorso del sindaco di Cingoli tenuto il 26 settembre 1944 per l'inaugurazione della lapide posta in casa Bernardi in ricordo del battaglione che vi aveva soggiornato e aveva liberato Cingoli il 13 luglio del 1944, con sotto le firme del Sindaco, della Giunta e del Segretario comunale. Vi è anche un secondo foglio in ricordo di quella permanenza sottoscritto dalle firme dei soldati del battaglione.
I progetti sono stati riordinati sulla base delle località di riferimento, una serie "Varie" è stata individuata per tutti quelli il cui numero non era tale da rendere utile la creazione di una serie autonoma, come per le località dove l'architetto ha lavorato maggiormente.
Ordinamento: Di fatto l'archivio si presenta nello stato di conservazione originario, sebbene abbia perso in parte l'ordinamento a causa dei trasferimenti.
Informazioni sulla numerazione: La numerazione riprende da 1 ad ogni serie.
Strumenti di ricerca:
Sabina Biocco, Valentina Zega, Bernardi Cesare Emidio. Inventario
La documentazione è stata prodotta da:
Bernardi Cesare Emidio
La documentazione è conservata da:
Comune di Cingoli. Biblioteca comunale Ascariana
Redazione e revisione:
Megale Lucia, 2016, raccolta delle informazioni
Santolamazza Rossella, 2016/05/31, revisione
Modalità di consultazione:
Su richiesta.
